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Caratterizzazione dettagliata di piccole vescicole extracellulari provenienti da diversi tipi di cellule in base alla composizione della tetraspanina mediante la piattaforma ExoView R100
Originariamente, si pensava che le cellule non in diretto contatto tra di loro comunicassero principalmente tramite molecole solubili come fattori di crescita, chemochine e ormoni. Con il progredire della ricerca, la nostra conoscenza della comunicazione intercellulare è cambiata fondamentalmente. Le cellule possono comunicare con le cellule vicine o distanti secernendo vescicole extracellulari in maniera controllata
Vescicole extracellulari derivate da cellule staminali del liquido amniotico insegnano alle cellule dendritiche convenzionale di tipo 2 a regolare i processi autoimmuni in un modello murino di sclerosi multipla
I fluidi biologici normalmente contengono vescicole extracellulari (EVs), che sono rilasciate da diverse tipologie di cellule e sono in grado di imitare specifiche funzioni cellulari. Queste particelle di membrana, secrete sia da cellule eucariotiche che procariotiche, svolgono un ruolo importante nella comunicazione intercellulare (Lo Cicero et al., 2015; Shao et al., 2018) trasportando un cargo molecolare nativo o proveniente dalla cellula di origine (Théry et al., 2018).
Profile of matrix-entrapped extracellular vesicles of microenvironmental and infiltrating cell origin in decellularized colorectal cancer and adjacent mucosa
Le vescicole extracellulari (EVs) sono note per interagire con la matrice extracellulare (ECM) circostante le cellule secretrici. Qui possono rimare intrappolate, oppure possono attraversarla per raggiungere i fluidi biologici e svolgere il loro ruolo nella comunicazione a lunga distanza tra cellule.
La presenza di EVs negli spazi extracellulari, sia in tessuti normali che in tessuti tumorali, è stata confermata tramite microscopia elettronica.
Report MISEV2023: Raccomandazione per la raccolta delle EVs da vari fonti
Riportiamo qui di seguito un riassunto delle raccomandazioni del MISEV2023 per il trattamento di vescicole extracellulari provenienti da varie sorgenti.
Report MISEV2023: raccomandazioni per chi studia le EV
Il Report MISEV 2023 ci fornisce delle raccomandazioni da seguire per gli studiosi delle EVs
Report MISEV2023: Cos’ è il MISEV 2023, come usarlo?
Il MISEV 2023 (Minimal information for studies of extracellular vesicles 2023) è un documento che racchiude delle linee guida e delle raccomandazioni per una armonizzazione del materiale scientifico prodotto a livello mondiale sulle vescicole extracellulari o EVs.
Report MISEV2023: EVs should be studied in as native a form as possible
“EVs should be studied in as native a form as possible”. Con questa affermazione riportata nell’ultimo Report MISEV2023 si è voluto porre attenzione sulla complessità degli step di separazione ed eventualmente di concentrazione necessari alla maggior parte delle tecniche attualmente impiegate per la caratterizzazione di vescicole extracellulari.
Generazione di vescicole extracellulari spike (S-EV) come strumento per Imitare l’interazione SARS-CoV-2 con le cellule ospiti
Per generare EV che esprimano la proteina spike SARS-CoV-2 sulla loro superficie (S-EV), sono state raccolte EV da cellule SARS-CoV-2 che esprimono le cellule del rene embrionale umano (HEK-293T) mediante transfezione stabile con una codifica vettoriale per le subunità S1 e S2. Le S-EV sono state definite tramite nanoparticle tracking analysis con il Nanosight NS300(Malvern Panalytical) ed Single-Vescicle Multiparametric Analysis con l’ ExoView(Nanoview Bioscence).
Vescicole extracellulari dalle microalghe: studi sulla capacità di assorbimento nelle cellule umane e Caenorhabditis elegans
In questo scritto viene fornita un’analisi più dettagliata utilizzando differenti metodi di colorazione delle EV in modo da definire meglio la loro concentrazione, la distribuzione dimensionale e l’assorbimento delle cellule in vitro (Verweij et al., 2021). La distribuzione dimensionale e la concentrazione delle nanoparticelle sono state misurate con la tecnologia NanoSight NS300 (Malvern Panalytical).
Concentrazione e carico degli esosomi plasmatici rilasciati durante l’infarto miocardico
Sono stati arruolati quarantadue pazienti con STEMI, sottoposti a CMR entro 1 settimana e contemporaneamente è stato raccolto un campione di sangue. Gli esosomi plasmatici sono stati isolati con kit commerciali, la loro concentrazione e distribuzione dimensionale sono state determinate mediante Nanoparticle Tracking Analysis (NTA) con lo strumento NanoSight NS300 e l’espressione di GPIIbIIIa è stata valutata mediante un kit ELISA.