La microscopia ottica è stata a lungo utilizzata per caratterizzare i particolati presenti nelle formulazioni bioterapeutiche, fornendo le loro dimensioni, forma e caratteristiche di trasparenza, che possono quindi essere utilizzate per raggruppare i particolati in classi distinte (cioè aggregati proteici, olio di silicone, vari contaminanti). Tuttavia, la capacità di un microscopio di fornire un’identificazione esplicita è limitata alle immagini bidimensionali che raccoglie. L’aggiunta della spettroscopia Raman a un sistema di microscopia automatizzata fornisce un solido metodo di identificazione primaria per la verifica della natura chimica delle particelle e, insieme, le tecniche offrono il potenziale per quantificare, caratterizzare e identificare i particolati nelle formulazioni native, nonché quelli immobilizzati su un filtro. Queste capacità rispondono direttamente ai requisiti di qualità FDA per i farmaci somministrati per iniezione, in termini di conteggio del particolato per unità di volume. Questi regolamenti raggruppati nella USP <788> 1, che richiede la classifica dei particolati in due categorie di dimensioni: più grandi di 10 μm e maggiori di 25 μm. La versione più recente di USP <787> 2 (e <1787>) ha esteso le raccomandazioni per includere dimensioni inferiori a 10 μm. Questo intervallo di dimensioni inferiori ha attirato una notevole attenzione da parte della FDA a causa delle preoccupazioni sulla risposta immunogenica relativa agli aggregati proteici, sulla riduzione dell’efficacia del prodotto e sulla sicurezza generale. In effetti la stabilità della formulazione può essere influenzata da molti fattori che portano alla formazione di aggregati.
La MDRS associa all’imaging morfologico la consolidata spettroscopia Raman per fornire informazioni chimiche con il grado di specificità necessario per identificare i componenti di una miscela, oppure differenziare forme alternative dello stesso composto.
Applicazioni:
Farmaci Generici e Innovativi: sostituzione degli Endpoints clinici!
La FDA ha riconosciuto la dimostrazione di bioequivalenza in vitro grazie alla tecnica MDRS al posto degli studi clinici endpoint per uno spray nasale.
Identificazione di contaminanti
Rileva e identifica le particelle di interesse; per esempio, contaminanti o particelle anomale, nel range sub-visibili come da USP <1787>.